TERAPIA RIGENERATRICE E ANTIDOLORE
Cos’è la magnetoforesi di risonanza?
E’ una metodica strumentale innovativa adatta alla somministrazione di principi attivi per via transcutanea, basata sui fondamenti della:
- magnetoterapia tradizionale (campi ELF)
- magnetoterapia informazionale o di risonanza (campi ELF modulati).
Un notevole vantaggio è quello di applicare il principio attivo direttamente sulla zoan interessata dalla patologia od inestetismo, riducendo così i tempi terapeutici, con conseguente regressione sulla zona interessata dalla patologia. Affezioni dolorose (algie) dell’apparato muscolo-scheletrico, derivanti da artrite, artrosi, sciatica, lombalgia, cervicalvia, strappi muscolari, ecce, vengono quindi curate circoscrivendo l’effetto terapeutico alla sola zona interessata. così come è possibile trattare localmente anche inestetismi di vario genere.
Viene favorito l’assorbimento transcutaneo, tramite particolari gel, dei farmaci.
La magnetoforesi di risonanza offre importanti vantaggi:
- applicazione del farmaco direttamente nella sede corporea interessata da patologia o inestetismo
- assenza di effetto termico
- assenza di effetto elettrico
- alta % di penetrazione
- trattamenti personalizzabili
- sinergia di azioni con i trattamenti di omeo mesoterapia classica
si possono trattare:
– aree estese tramite l’emettitore cilindrico a bobina
– aree puntiformi o lineari tramite l’emettitore a puntale (utilizzabile anche sui punti di agopuntura).
si può regolare la profondità di penetrazione del
campo EM secondo tre modalità :
- O (superficiale)
- 1 (media -circa 15mm in aria)
- 2 (profonda -circa 30 mm in aria).
La profondità di penetrazione dipende molto dal tipo di tessuto trattato e dal livello di drenaggio della matrice cellulare.
E’ possibile veicolare principi attivi di qualsiasi tipo, purché siano in forma liquida od in soluzione ed altre forme farmaceutiche e/o cosmetiche, come creme e gel.
Questi ultimi sono da preferirsi e possono essere impiegati tal quali se già contengono principi attivi, oppure addizionati di sostanze attive, fungendo così da supporto per la creazione di protocolli personalizzati.
La MAGNETOFORESI DI RISONANZA, principio da cui è
stato sviluppato il dispositivo GPH, si basa sulla veicolazione transcutanea dei farmaci, utilizzando un particolare generatore di campo magnetico ELF (Extremely Low Frequency)
a bassa frequenza(<=lOOHz) e bassa intensità(<=100 Gauss), in grado di aumentare la permeabilità delle membrane cellu lari.
Il particolare tipo di campo magnetico prodotto questa
terapia non agisce solamente sulla permeabilità di membrana secondo i meccanismi noti della magnetoterapia tradizionale (attivazione delle pompe ioniche, aumentata circolazione periferica con relativo apporto locale di ossigeno, etc) ma agisce anche e soprattutto secondo i principi della magnetoterapia di risonanza.
Tale campo magnetico, costituito da onde magnetiche sinusoidali (50Hz), è modulato in ampiezza con i segnali biofotonici digitalizzati dei prodotti, generati dal palmare in dotazione.
Si ha quindi l’impiego di un onda magnetica “vettrice” di
segnali opportunamente codificati (biofotoni) selezionati dall’operatore corrispondenti ai prodotti prescelti per la terapia e miscelati con il gel.
Le onde EM usate in terapia (con frequenze non ionizzanti e non ipertermizzanti) devono essere onde modulate. Ovvero l’onda sinusoidale originale portante (50Hz), è trasformata in onda periodica (a modulazione di ampiezza) divenendo un’onda vettrice di segnali biofotonici opportunamente codificati.
Conclusioni
L’oscillazione EM della materia vivente in un ampio spettro di frequenze e la trasmissione in codice da parte di onde EM modulate (c.m. ELF) sono i due poli su cui si fonda la magnetoterapia di risonanza. Infatti i sistemi biologici producono un ampio spettro di energia elettromagnetica che si estende da pochi Hz sino a 1015Hz (misurabile con opportuna strumentazione). Poiché ogni sistema è in grado di assorbire lo stesso tipo di energia che è in grado di emettere, le modulazioni biofotoniche dei prodotti usati (essendo in tale banda) vengono recepite dall’organismo.
Solo tenendo presente tutti i fattori precedentemente esposti è possibile realizzare applicazioni strumentali
cliniche che siano utili dal punto di vista terapeutico e spiegabili in chiave scientifica. Proprio grazie a questi fonda menti scientifici nasce la possibilità di utilizzare
per “veicolare” il prodotto omeopatico, utilizzando
come “apripista”, come “codice di accesso biologico”
(CAB), la frequenza elettromagnetica del prodotto selezionato, il quale viene quindi “riconosciuto” dal nostro organismo e favorito il suo assorbimento locale.